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Corfù: la Città Vecchia
Nel giugno 2007 la Città Vecchia di Corfù è stata inserita nell'UNESCO World Heritage List.
La lista include più di 850 siti di interesse culturale o paesaggistico (al giugno 2007).
Dai tempi delle Sette Meraviglie del Mondo Antico, tutte queste liste si sono prestate a molte critiche
e quella dell'UNESCO non fa eccezione: la scelta dei siti archeologici è di difficile comprensione:
Efeso e Pergamo non sono incluse, mentre altri siti con monumenti di minore interesse lo sono.
La Città Vecchia vista dalla Fortezza Vecchia
L'UNESCO ha dichiarato che "la Città Vecchia di Corfù con i suoi tre forti veneziani e le sue abitazioni neoclassiche è stata inclusa nella lista
quale esempio di porto mediterraneo fortificato che ha conservato la sua autenticità e completezza".
Mentre è corretto fare riferimento a tre fortezze due di esse sono normalmente chiamate la Fortezza Vecchia (vedere una pagina sulle
fortificazioni della città).
Una stampa del Cinquecento che raffigura la città medievale in quella che più tardi divenne la Fortezza Vecchia
La Città Vecchia di Corfù è a dire il vero una città nuova; fino al primo Cinquecento il centro abitato era tra le due fortezze che oggi costituiscono la Fortezza Vecchia. Fu trasferito nella sua posizione attuale quando i Veneziani ristrutturarono
il sistema difensivo di Corfù con la costruzione di una nuova fortezza a ponente delle precedenti; la nuova città si sviluppo nello spazio tra le vecchie e la nuova fortezza.
S. Maria del Rosario e il quartiere adiacente visto dalla Fortezza Nuova
L'aspetto della Città Vecchia ricorda molto quello di Venezia con edifici piuttosto alti (per la scarsezza di spazio), un labirinto di stradine e slarghi di fronte alle chiese.
Eroi del periodo veneziano: (a sinistra) monumento a Francesco Morosini; (a destra) monumento del 1718 a
Johann Matthias, Conte di Schulenberg di Antonio Corradini
Francesco Morosini difese a lungo Candia: alla fine la città si arrese nel
1669 dopo un assedio che durò più di venti anni, ma Morosini ottenne condizioni di pace molto onorevoli. Nel 1684 Venezia mosse guerra
all'Impero Ottomano: Morosini conquistò
Santamaura, Vonizza e
Preveza; nell'anno successivo quasi tutta la Morea cadde in mano veneziana
e nel 1687 Morosini assediò Atene, che cadde in soli sei giorni. Nel
1688 Morosini fu eletto Doge. Il monumento lo ritrae con il corno dogale.
E' rimarchevole il fatto che il monumento sia stato eretto quando Morosini era ancora in vita, un onore che la Repubblòica di Venezia fu sempre restia a concedere.
Un'altra eccezione fu fatta per Johann Matthias Conte di Schulenberg che comandò la difesa di
Corfù durante l'assedio del 1716: la statua è un'opera di Antonio Corradini, un valente scultore che ritrasse il generale nelle vesti di un imperatore romano, però con una armatura del Rinascimento e con la parrucca che andava di moda nel Settecento.
A spasso nella Città Vecchia
La dichiarazione dell'UNESCO fa riferimento all'architettura neoclassica, ma
l'atmosfera della Città Vecchia è tutto meno che neoclassica.
Campanili e cupole: (da sinistra a destra) Cattedrale cattolica; S. Spiridione; una chiesetta vicino alle mura marittime; Madonna del Rosario
La Città Vecchia è piena di interessanti edifici del Seicento e del Settecento:
una ricchezza che è molto rara in Grecia. Il campanile della Cattedrale cattolica ricorda quello di S. Marco a Venezia.
Un angolo di Venezia
Questa piazzetta non è facile da trovare, ma ne vale la pena: nel 1690 Antonio Cocchini,
appartenente ad una importante famiglia, fece costruire una bella vera da pozzo
PRO COMMUNI BENEFICIO (l'iscrizione è ripetuta in greco). La piazzetta è giustamente chiamata Campiello.
Vere da pozzo veneziane: (sopra) nella Fortezza Vecchia; (sotto) nei giardini della spianata (ricollocata)
Altre vere da pozzo si sono conservate: magari non sono opere di grandi artisti ma danno a Corfù un caratteristico aspetto veneziano.
Architettura barocca: (a sinistra) Mitropolis; (a destra) S. Maria del Rosario
I Veneziani lasciarono un ampio spazio tra la Fortezza Vecchia e le prime case;
ciò era dovuto a motivi di difesa nel caso il nemico fosse riuscito ad entrare in città; esso non avrebbe potuto nascondersi tra le case per lanciare l'assalto all'ultima fortezza. Lo spiazzo è ancor oggi chiamato all'italiana
Spianada: i Francesi ne fecero un giardino pubblico e costruirono sul suo lato occidentale una serie di palazzi con portici (simili alla parigina Rue de Rivoli); gli Inglesi vi aggiunsero un campo di cricket
e la residenza del governatore (vedi la prima foto della pagina).
Questa parte della città non viene inclusa dagli abitanti nella Palea Poli (Città Vecchia),
dove il Barocco è lo stile prevalente.
Altri aspetti barocchi
Corfù - le fortificazioni.
Introductory page on the Venetian Fortresses
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You may refresh your knowledge of the history of Venice in the Levant by reading an abstract from
the History of Venice by Thomas Salmon, published in 1754. The Italian text is accompanied by an English summary.
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