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Cerigo (Kythira)

The classic name of the island Citera reminds of the birth of Venus and it is mentioned in the title of the painting which gained Antoine Watteau admission to the French Academy.

Antoine Watteau - Pélèrinage a Chytère - 1717

Cerigo is located between the Peloponnese and Crete. Together with the island of Cerigotto (Antikythira) it allowed control over the ships moving from the Ionian to the Aegean Sea. Its importance for Venice grew after the loss of Modon and Corone in the Peloponnese: Cerigo did not offer a good harbour, however it proved useful to the ships in providing a safe haven in case of bad weather or attack by the corsairs.

As they did in many other locations the Venetians built their fortress exploiting a natural rock.

View of the fortress and of the harbour as they are today and ...

.. in a 1692 book

The fortress was not large enough to accommodate all the population of Cerigo so walls and towers were built to protect the small town.

The fortress and the walls protecting the small town of Cerigo

Cerigo was under Venetian rule until 1797, when the Most Serene Republic collapsed. It was part of the Ionian Islands (today it is not, now being part of the Athens region) and it followed the destiny of Corfu by becoming French, Turco-Russian, French again and British before being reunited with Greece. The fortress was occupied by German troops during World War II. The entrance to the fortress as usual was embellished with the winged lion and the coats of arms of the Venetian governors. Traces of these emblems are still visible.

Entrance to the fortress and signs of the Venetian insignia

The main buildings were located inside the fortress: most of them have collapsed or are in very poor shape. Only the Cathedral (today Orthodox) is still in good condition. It has been given a flavour of the Cyclades by being painted bright white, but its architecture shows its western origin.

The Cathedral of Cerigo inside the fortress

Bells

The most prominent families of Cerigo built their own little chapels during the period of Venetian rule. As they were not rich enough to build a chapel within their own palace, the chapels were built on their own, mainly below the fortress. The bells show their Venetian origin.

Bells in Cerigo

Move to page two to see the minor fortifications of Cerigo.

Excerpts from Memorie Istoriografiche del Regno della Morea Riacquistato dall'armi della Sereniss. Repubblica di Venezia printed in Venice in 1692 and related to this page:

Cerigo

Quell'Isola, che da Ponente è la prima dell'Arcipelago, hoggidì Cerigo communemente detta, altresì Tolomeo Cytherea dal nome di Cithero figlio di Phenice chiamola; Porphirusa Aristotele dalla copia de porfidi, de quali abbondan'i suoi Monti, la disse; e altri finalmente Scothera l'addimandorno. Questa è dirimpetto del Golfo Laconico non dilungata dalla Morea, che soli cinque miglia, dall'Isola di Candia quaranta, e sessanta n'hà di giro: più scogli se gli veggono d'intorno, più porti alle bande gli s'annumerano: à mezzo giorno evvi quello della Fortezza, che per essere poco recipiente, e assai esposto à venti, non è molto considerato; l'altro, ch' è di quà dalle Dragoniere lungi dalla Fortezza dodece miglia, oltre l'esser abbondante d'acqua, e sicuro, è anco capace di grossa armata, ammirandosi in oltre escavato dalla natura un picciol seno à foggia di Darsena, (che può chiudersi a catena) bastevol'à ricevere quaranta Galere, ove pur'evvi una Chiesa col titolo di San Nicolò, senz'esservi alcun'habitazione. Verso Ponente 25 milglia lontano da questo v'è un'altro Porticello detto San Nicolo de Modari per Galeotte, e Barchette, dove parimenti è una Chiesa di S. Nicolò; abbonda quest'Isola di selvaticini, penuria di frumento, vino oglio; onde l'usual al vito non si compra dagl'Abitanti, ch'à caro prezzo; hà molti Villaggi; mà di poca, ò nulla importanza.
Vi sono alcuni Monasterij de Ieromonaci, e Callogeri, trà quali uno sopra rupe al lato destro della Fortezza, alla qual'è vicino detto S. Giovanni della Grotta, scavato à forza di scalpello, che se bene sij di difficoltoso accesso, v'ascendono nulladimeno a discrezione del tempo ogni notte què Religiosi per adempire con Dio i loro Voti; i macigni del Monte, ch'à questo luogo sovrastano, inhorridiscono; poiche in positura cadente pare di continuo minaccino rovine, non ostante gl'Abitanti v'hanno gran devozione per la credenza, che tengono, che S. Gio: quivi cominciasse la sua Apocalisse.
La Città, che col nome stesso dell'Isola appellasi, vanta titolo d'Episcopale, e per esser erta sopra sasso, gode ne proprij vantaggi circostanze, che la rendono del tutto forte, servendoli in oltre dalla parte del Mare di fido riparo, di vigilante custodia, gran balza munita di cannoni, assistita da militie.
La Republica di Venezia dalla divisione del Greco Impero ne ritiene sopra fin'al presente il Dominio: onde in qualità di Castellano, e Proveditore trasmette ogni ventiquattro Mesi un suo Nobile. Tentò Selino con poderosa Classe comandata da Halì unito a Portaù l'acquisto, che ben tosto si ritirò conosciuto vano l'assunto.
In quest'Isola altri affermano, che sortisse i Natali Venere, altri asseriscono, che dopo nata, pervenutavi da primi anni v'habitasse; onde riconosciuta quivi come Dea v'eressero dalla parte di Levante un Tempio col nome di Citerea, era in questo scolpita la sua immagine in sembianza di vaghissima Donzella, che stringendo nella destra marina conchiglia, scherzava à nuoto coll'onda salsa: purpurine rose in gran numero l'adornavano, e candide colombe volandogli d'intorno dimostravane secondarla nel moto: trè fanciulle mentovate le trè gratie unite à mano, gl'Assistevano innanzi, due in atto di drizzargli in volto, l'una il dorso: Cupido pure il cieco suo figlio gli stava d'avanti armato d'arco, da quale scoccato il Dardo, piagava Apollo. A questo Tempio vi pervennero in uno Paride figlio di Priamo Rè di Troia, e Helena laa più bella di tutta la Grecia, ch'unitisi negl'amori, acconsentì la vaga d'esser rapita dall'innamorato Garzone, dalla qual nacque l'eccessivo sdegno di Menelao, che concitò la Grecia tutta agl'incendij, e ruine di Troia.
L'Isola non è di molta estensione, non contandosi in essa che miglia 60, non ostante però era di tal'importanza à Spartani quando la possedevano, che serviva di riparo à quella Metropoli, e d'asilo alli Navigli tutti, che ritornavano dall'Egitto, alla quale ogn'anno per il governo militare, e politico v'eleggevano un Preside, e l'anno ottavo della Guerra del Peloponneso, havendogliela gl'Ateniesi tolta, furono necessitati li Spartani per riparare dall'invasioni Nemiche il loro Paese privo senza quest'Isola d'alcun riparo, furono necessitati presidiare le Piazze vicine.

Introductory page on the Venetian Fortresses

Pages of this section:
On the Ionian Islands:     Corfù (Kerkyra)     Paxo (Paxi)     Santa Maura (Lefkadas)     Cefalonia (Kephallonia)     Asso (Assos)     Itaca (Ithaki)     Zante (Zachintos)     Cerigo (Kythera)
On the mainland: Butrinto (Butrint)     Parga     Preveza and Azio (Aktion)     Vonizza (Vonitsa)     Lepanto (Nafpaktos)     Atene (Athens)
On Morea:     Castel di Morea (Rio), Castel di Rumelia (Antirio) and Patrasso (Patra)     Castel Tornese (Hlemoutsi) and Glarenza     Navarino (Pilo) and Calamata     Modon (Methoni)     Corone (Koroni)     Braccio di Maina, Zarnata, Passavà and Chielefà     Mistrà     Corinto (Korinthos)     Argo (Argos)     Napoli di Romania (Nafplio)     Malvasia (Monemvassia)
On the Aegean Sea:     Negroponte (Chalki)     Castelrosso (Karistos)     Oreo     Lemno (Limnos)     Schiatto (Skiathos)     Scopello (Skopelos)     Alonisso     Schiro (Skyros)     Andro (Andros)     Tino (Tinos)     Micono (Mykonos)     Siro (Syros)     Egina (Aegina)     Spezzia (Spetse)     Paris (Paros)     Antiparis (Andiparos)     Nasso (Naxos)     Serifo (Serifos)     Sifno (Syphnos)     Milo (Milos)     Argentiera (Kimolos)     Santorino (Thira)     Folegandro (Folegandros)     Stampalia (Astipalea)     Candia (Kriti)

You may refresh your knowledge of the history of Venice in the Levant by reading an abstract from the History of Venice by Thomas Salmon, published in 1754. The Italian text is accompanied by an English summary.

Clickable Map of the Ionian and Aegean Seas with links to the Venetian fortresses and to other locations (opens in a separate window)