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Butrinto (Butrint)
Butintrò or Butrinto è l'antica città di Bouthroton (Greca) o Buthrotum (Romana), ma il luogo è stato abitato sin dalla preistoria. Ciò perchè è situato
su di uno stretto canale che collega un bacino interno con il Mar Ionio: per la sua scarsa profondità lo specchio d'acqua consentiva una facile pesca mentre la vicinanza al mare aperto favoriva lo scambio di prodotti con
la vicina Corfù.
Veduta aerea del canale settentrionale di Corfù; nella parte inferiore è visibile l'isola di Corfu (la città è all'estrema destra) mentre nella parte superiore è visibile la costa albanese:
il puntino giallo indica Butrinto.
Tra il decimo e il quindicesimo secolo Bizantini, Normanni, Angioini, Bulgari e Veneziani
si contesero il controllo di Butrinto che era considerata una base dalla quale si poteva attaccare Corfù.
Nel 1959, durante una visita al sito archeologico, Nikita Khrushchev, Primo Segretario del
Partito Comunista Sovietico propose agli Albanesi di consentirgli l'utilizzo del lago interno per i sottomarini nucleari dell'URSS.
Non se ne fece nulla perchè poco dopo i rapporti tra i due stati si deteriorarono e l'Albania ruppe con Mosca.
(a sinistra) Fortezza veneziana sulla sponda meridioale del canale; (a destra) torre veneziana sulla sponda settentrionale.
I Veneziani edificarono una piccola fortezza sulla sommità della collina ove sorgeva l'acropoli della città antica,
ma in seguito trasferirono il loro presidio all'ingresso del canale (dal lato del bacino interno). Ciò probabilmente perchè era così resa più facile l'esazione di una gabella sul pesce che veniva portato al mercato di Corfù.
Veduta dalla fortezza sull'acropoli: nell'ingrandimento la fortezza costruita ai primi dell'Ottocento da Ali Pacha di Tepeleni: sullo sfondo l'isola di Corfù.
(la bandiera è quella dell'Albania, Butrinto è all'estremità meridionale del paese).
L'esatto periodo di appartenenza di Butrinto al dominio veneziano non è sempre facilmente documentabile. La Pace di Passarowitz del 1718 indica la cittadina tra i
possedimenti veneziani sul continente assieme a Parga, Preveza e Vonizza. Poco dopo la caduta di Venezia nel 1797
Ali Pacha di Tepeleni, un governatore ottomano che governava con molta autonomia sull'Albania meridionale e sull'Epiro si impadronì di Butrinto e costruì una fortezza sulla costa.
Fortezza veneziana sull'acropoli della città antica
Negli anni Venti una missione archeologica italiana condusse una vasta campagna di scavi ai piedi della collina: furono ritrovati numerosi edifici della città antica: la fortezza veneziana sull'acropoli fu quasi interamente ricostruita ed utilizata come alloggio e deposito dei reperti: oggi ospita un piccolo museo.
Antica Butrinto: (a sinistra) il teatro; (a destra) iscrizione relativa ad una serie di manomissioni (passaggio dalla condizione di schiavo a quella di liberto)
Nel 1992 Butrinto è stata inserita nell'elenco denominato UNESCO World Heritage List, il primo sito dell'Albania
a ricevere una tale qualificazione. La città Romana aveva terme, un acquedotto ed un teatro: questo è ancora molto ben conservato e viene utilizzato talvolta per spettacoli: vicino ad esso la parete di un tempio è
coperta di fitte iscrizioni relative ad atti di liberazione di schiavi: è probabile che questi siano avvenuti per ripopolare la città.
Veduta delle Terme Romane dall'alto dell'acropoli
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You may refresh your knowledge of the history of Venice in the Levant by reading an abstract from
the History of Venice by Thomas Salmon, published in 1754. The Italian text is accompanied by an English summary.
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