Spezzia (Spetse)
Date più importanti: (in assenza di specifici riferimenti a Spezzia alcune date sono desunte
da quanto avvenuto nelle vicine Egina e
Napoli di Romania)
:
XIVmo secolo: Venezia si impadronisce dell'isola che nell'antichità
era chiamata Pitiousa: l'isola fu ridenominata Spezzie o Spezzia, forse con riferimento
alle spezie.
1540: l'isola viene ceduta agli Ottomani.
1687: i Veneziani rioccupano Spezzia
1715: Spezzia torna in mani ottomane.
L'isola di Spetse è situata a poche miglia dalle coste del Peloponneso all'imbocco
del golfo di Napoli di Romania (Nauplia).
Veduta di Kastelli, ove sorgeva la città ai tempi dei Veneziani
Oggi la città di Spetse si allunga per circa tre chilometri lungo la costa orientale dell'isola: in passato
la popolazione si concentrava ad una certa distanza dalla costa su una collinetta
protetta da tartti di mura e da gole causate da due torrenti. Il luogo è ancora chiamato Kastelli in ricordo
del "castello" che vi sorgeva.
Un residuo tratto delle mura
Nel 1770 (nel contesto della guerra tra Russia e Impero Ottomano)
gli abitanti di Spetse si ribellarono ai Turchi, ma la rivolta fallì e Kastelli
fu incendiata, così che ben poco resta delle sue fortificazioni.
Vecchie chiese di Kastelli: Taxiarches e Ayia Triada
Dopo i drammatici eventi del 1770 Kastelli fu quasi interamente abbandonato e la popolazione
si trasferì vicino al porto naturale di Spetse situato a sud di Kastelli. Gli edifici di Kastelli
sono quasi tutti successivi al 1770, solo alcune chiese risalgono al periodo precedente.
Animali a Kastelli
Mentre a meno di un chilometro l'odierna Spetse ha un aspetto cosmopolita con alberghi di lusso
e bei caffè, Kastelli ha un aspetto molto campestre. A tratti par di essere in una fattoria.
Torre sovrastante il porto naturale
Il sistema di fortificazioni era completato da torri di avvistamento in punti elevati dell'isola.
Spetse ebbe un ruolo imporatnte nella lotta per l'indipendenza della Grecia:
una armatrice di Spetse, Laskarina
Bouboulina, comandò la flotta Greca all'assedio e alla successiva conquista di
Malvasia.
Introductory page on the Venetian Fortresses
In the Ionian Islands:
Corfù (Kerkyra)
Santa Maura (Lefkadas)
Cefalonia (Kephallonia)
Asso (Assos)
Zante (Zachintos)
Cerigo (Kythera)
In the Greek mainland:
Parga
Preveza and Azio (Aktion)
Vonizza (Vonitsa)
Lepanto (Nafpaktos)
Atene (Athens)
In Morea:
Castel di Morea (Rio), Castel di Rumelia (Antirio) and Patrasso (Patra)
Castel Tornese (Hlemoutsi) and Glarenza
Navarino (Pilo) and Calamata
Modon (Methoni) and Corone (Koroni)
Braccio di Maina, Zarnata, Passavà and Chielefà
Mistrà
Corinto (Korinthos)
Argo (Argos)
Napoli di Romania (Nafplio)
Malvasia (Monemvassia)
In the Aegean Sea:
Negroponte (Chalki)
Castelrosso (Karistos)
Oreo
Kimi
Schiatto (Skiathos)
Scopello (Skopelos)
Alonisso
Schiro (Skyros)
Andro (Andros)
Tino (Tinos)
Egina (Aegina)
Nasso (Naxos)
Milo (Milos)
Stampalia (Astipalea)
Scio (Chios)
Lemno (Limnos)
Candia (Kriti)
You may refresh your knowledge of the history of Venice in the Levant by reading an abstract from
the History of Venice by Thomas Salmon, published in 1754. The Italian text is accompanied by an English summary.
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