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Kale Sultanieh
Il sultano Maometto II conquistò Costantinopoli nel 1453
e subito dopo si preoccupò di predisporre difese per la nuova capitale del suo impero.
Non aveva timore di attacchi dalla parte del Bosforo: Genova nonostante si fosse mantenuta neutrale durante l'assedio di Costantinopoli era stata costretta
a smantellare le proprie fortificazioni a Galata e lungo il Bosforo. A parte alcuni scali commerciali genovesi e un piccolo stato bizantino a Trebisonda il Mar Nero era controllato dagli Ottomani.
Veduta dei Dardanelli in un grande pannello di ceramica: (a sinistra) Kale Sultanieh
e (a destra) Kilitbahir (l'uomo che osserva gli eventi è Kemal Ataturk, il fondatore della Turchia moderna)
Maometto era preoccupato di un attacco portato secondo lo schema della Quarta Crociata (1204).
In quella circostanza una potente flotta veneziana aveva dato assistenza ai crociati nel cingere d'assedio Costantinopoli
e nella sua successiva conquista.
Venezia controllava direttamente le principali isole dell'Egeo (Candia e
Negroponte) ed attraverso famiglie veneziane il
Ducato dI Nasso, che includeva la maggior parte delle isole minori.
Nel 1454 Maometto allo scopo di guadagnar tempo ed evitare un attacco immediato firmò con Venezia un trattato commerciale che dava alla Serenissima molti vantaggi. Assicuratosi il non intervento veneziano, tra il 1454 e il 1461 Maometto si impadronì
degli ultimi possedimenti bizantini a Mistrà e Trebisonda, nochè delle basi genovesi sul Mar Nero.
Veduta dai Dardanelli
L'espansione ottomana in Europa portò Papa Pio II ad esercitare pressioni sugli stati cristiani per una azione comune diretta
a riconquistare Costantinopoli. I Veneziani cominciarono a preoccuparsi che Maometto II potesse
raggiungere le coste dell'Adriatico attraverso l'Albania e nel 1462 appoggiarono la rivolta di Scanderbeg contro la penetrazione ottomana in Albania. Il conflitto diretto era inevitabile. Maometto II decise di costruire due fortezze all'ingresso dei Dardanelli, il lungo stretto tra l'Egeo ed il Mar di Marmara. La fortezza sulla costa asiatica si chiamò
Kale Sultanieh (Castello del Sultano), ma è oggi nota come Canakkale (Castello dei vasi) perchè la vicina cittadina è nota per la produzione di ceramica (in loco la fortezza è denominata Cimenlik Kalesi).
Vecchie mura
La fortezza appartiene ancora oggi alla Marina Turca e l'accesso ad alcune sue parti non è consentito. Le mura formano
un quadrilatero e una torre rotonda proteggge l'ingresso principale.
All'interno delle mura un castello ospitava la guarnigione e consentiva una ultima resistenza nel caso il nemico riuscisse ad aprire una breccia.
Ingresso alla fortezza e castello interno
Una parte di Kale Sultanieh è aperta al pubblico: essa accoglie non il limitato numero di visitatori interessato alle sue
vecchie pietre ma masse entusiaste alle quali vengono illustrati i gloriosi (dal punto di vista turco) eventi del 1915.
Veduta della penisola di Gallipoli di fronte a Kale Sultanieh
In tale anno Winston Churchill, allora primo Lord dell'Ammiragliato britannico suggerì di
attaccare i Dardanelli con lo scopo di raggiungere Costantinopoli e provocare l'uscita dalla guerra dell'Impero Ottomano alleato degli Imperi Centrali.
Il piano fu approvato dai governi britannico e francese nel gennaio 1915 e nel febbraio successivo una flotta anglo-francese bombardò le fortezze ottomane.
Cominciò così la spedizione di Gallipoli, dal nome della lunga penisola che costituisce il lato europeo dei Dardanelli.
Gli storici turchi considerano quella campagna come l'inizio del risorgimento della loro nazione
dopo il lungo declino dell'Impero Ottomano. Sulla collina di fronte a Kale Sultanieh si vede l'immagine di un soldato turco e i versi iniziali di una poesia di
Necmettin Halil Onan
che celebra i caduti di quei giorni: Viaggiatore fermati! Il suolo che calpesti vide la fine di una era.
Fortresses of the Sultans - Introduction
Fortresses built before 1453:
1 - Anadolu Hisar
2 - Rumeli Hisar
Fortresses built after 1453 and before 1657:
3 - Kale Sultanieh
4 - Kilitbahir
Fortresses built after 1657:
5 - Seddulbahir
6 - Imbro
7 - Tenedo
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