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Cismes (Cesme)
L'isola di Scio ed in particolare il suo capoluogo sono collocati a brevissima distanza dalla costa asiatica; per questo motivo i Genovesi decisero di costruire e presidiare
una torre a protezione di una baia su quella costa che poteva servire da base per un attacco all'isola.
Gli Ottomani si impossessarono della base genovese nel corso del Quattrocento e la ampliarono per farne una base della loro flotta e per sviluppare rotte commerciali alternative a quelle gestite da Genovesi e Veneziani. Il Sultano Bayezit II (1481-1512) costruì una grande fortezza che incorporò l'originaria torre genovese: allora il nemico era costituito dai Cavalieri di Rodi, che spesso effettuavano scorrerie nelle città costiere. Durante la Guerra di Candia (1645-69) Cismes era il porto dal quale salpavano i rifornimenti per l'armata ottomana che stringeva d'assedio Candia. Nel 1647 i Veneziani attaccarono Cismes e vi distrussero un convoglio di 24 navi. Nel 1658 addirittura conquistarono la fortezza e la demolirono in parte prima di ritirarsi. L'attuale complesso di fortificazioni è per gran parte dovuto alla successiva ricostruzione. Nei libri di storia Cismes non è ricordata per gli scontri che vi avvennero tra Veneziani ed Ottomani, quanto per la battaglia del 1770 tra una piccola flotta russa e quella Ottomana che si trovava in porto. I Russi erano guidati dal Conte Alexey Orlov (o Orloff), protetto dell'Imperatrice Caterina di Russia. La sua flotta, partita da S. Pietroburgo, aveva circumnavigato l'Europa per raggiungere il Mar Egeo e spingere i Greci alla rivolta. La piccola flotta russa, assistita da consiglieri inglesi, attaccò quella ottomana che era uscita dal porto e in due giorni la distrusse riuscendo ad impedirle di far valere la propria superiorità numerica. Per i Russi si trattò di una nuova Lepanto. L'Imperatrice celebrò la vittoria facendo costruire a S. Pietroburgo un palazzo ed una chiesa. Un obelisco fu eretto a Gatchina, la residenza del conte e una colonna rostrata a Tsarskoyo Selo, residenza di campagna di Caterina. I Turchi preferiscono celebrare altri eventi bellici ed altri personaggi. All'interno della fortezza e nei giardini antistanti vi sono numerosi cannoni catturati al nemico. Un monumento è dedicato a Cezayirli Gazi Hasan Pasha, un ammiraglio e visir ottomano che dopo la disfatta del 1770 modernizzò la flotta con l'aiuto di ingegneri navali francesi. Di umilissime origini, riuscì a farsi largo fino a diventare uno dei più potenti uomini dell'impero. Si chiamava semplicemente Hasan; Cezayirli (delle isole), Gazi (vittorioso) e Pasha (titolo equivalente a governatore/ministro) sono tutti appellativi acquisiti per i suoi meriti. Cesme in Turco significa fontana/sorgente e la città conserva alcune belle fontane ottomane. |