
 What's New!
Detailed Sitemap All images © by Roberto Piperno, owner of the domain. Write to romapip@quipo.it. Text edited by Rosamie Moore.
|
Preveza
Date principali:
1538 Una flotta Cristiana comandata da Andrea Doria è sconfitta dagli Ottomani di fronte a Preveza
1684 I Veneziani si impadroniscono di Preveza
1699 Preveza ritorna agli Ottomani per effetto della Pace di Carlowitz
1718 Preveza è assegnata ai Veneziani dalla Pace di Passarowitz
1798 Preveza viene presa da Ali Pacha di Tepeleni, governatore ottomano dell'Epiro
Preveza è situata sulla punta di una stretta penisola che chiude il Golfo di Arta o Golfo Ambracico. Per la sua importanza strategica la cittadina ha cambiato di mano numerose volte. Nella mappa in cima alla pagina i cartografi dell'edizione 1900 del Times Atlas hanno utilizzato per Preveza il simbolo della fortezza, perchè nel corso dell'Ottocento ben tre fortezze vi erano state costruite. Oggi, anche per effetto dei bombardamenti durante la guerra italo-turca del 1911-12 e la Seconda Guerra Mondiale, Preveza è una cittadina moderna con poche tracce del suo passato.
(a sinistra) Sezione occidentale della fortezza di S. Andrea; (a destra) rilievi sulle sue mura
La fortezza di S. Andrea è l'unica che risale al periodo veneziano: le attuali mura e gli edifici all'interno tuttavia risalgono alla ricostruzione effettuata nel 1807 da Ali Pacha e a successive modificazioni. Alcuni rilievi molto deteriorati sulle mura rappresentano un animale con una figura umana; data l'estrema semplicità del disegno è improbabile che provengano da Nikopolis, la città fondata dall'Imperatore Augusto le cui rovine si trovano pochi chilometri a nord di Preveza.
Fortezza di S. Giorgio
Ali Pacha aveva una passione per le fortezze; ne costruì una decina lungo le coste dell'Epiro. Lo scopo di un tale sforzo non è ben chiaro: le isole di Santa Maura, Paxi e Corfu. dopo la caduta della Serenissima, furono occupate in successione da Francesi, Russi, ancora Francesi ed infine Inglesi i quali tutti avevano ben poco interesse ad invadere il poverissimo ed inospitale Epiro. La fortezza di S. Giorgio è situata alla periferia occidentale di Preveza e si affaccia sul Mar Ionio, mentre quella di S. Andrea è all'interno del Golfo di Arta. La fortezza consiste di un semplice quadrilatero con bastioni appena accennati.
Fortezza del Pantocratore
Ali Pacha costruì un'altra fortezza un chilometro a nord di quella di S. Giorgio; è denominata del Pantocratore (Creatore di tutto) a causa della chiesetta costruitavi in epoca più recente (Preveza entrò a far parte del Regno di Grecia nel 1913). Il bastione a mare fu costruito nel corso dell'Ottocento.
Ingresso ed interno della fortezza
La fortezza è abbandonata ed è soggetta ad atti vandalici oltre che essere usata come rifugio da senzatetto e come alcova da coppiette.
Vista verso l'isola di Santa Maura
La fortezza è stata costruita su di un piccolo promontorio che consente una ottima visione del braccio di mare tra Preveza e Santa Maura. Fu questo lo specchio d'acqua dove nel 1538 si svolse la battaglia di Preveza. La flotta ottomana comandata dal Barbarossa era alla fonda a Santa Maura; da lì si mosse verso nord e benchè inferiore per numero di legni attaccò una flotta Cristiana comandata da Andrea Doria. Per ragioni non mai chiarite la componente spagnola/genovese della flotta abbandonò il campo lasciando nelle peste i Veneziani. La sconfitta costrinse la Serenissima a firmare una pace con il Sultano che le costò la cessione di Malvasia e Napoli di Romania.
Azio (Actium)
Praticamente nello stesso specchio d'acqua nel 31 AC Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, riportò una grande vittoria contro la flotta di Marco Antonio e Cleopatra. Questa battaglia è nota come battaglia di Azio dal nome della cittadina sulla parte meridionale dell'ingresso al golfo. La flotta romana era superiore di numero ed era in cerca di una vittoria conclusiva; Augusto (allora Ottaviano) seguì lo svolgersi degli eventi dal suo accampamento a nord della odierna Preveza. Antonio e Cleopatra erano a bordo delle loro navi.
Trattandosi di una guerra civile Agrippa e i suoi comandanti lanciarono appelli ai Romani seguaci di Antonio affinchè lo abbandonassero; alcuni equipaggi accolsero l'appello; ciò determinò confusione nello schieramento di Antonio il che indusse Cleopatra a far vela verso l'Egitto; Agrippa manovrò in modo da costringere le rimanenti navi di Antonio all'interno del golfo così da impedirne la fuga e le distrusse.
Vedute della fortezza di Azio
Nel 1812 Ali Pacha costruì una piccola fortezza all'ingresso meridionale del golfo.
|