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Castelrosso è una isola molto piccola situata a 72 miglia ad est di Rodi e a sole due miglia dalla costa turca.
Nell'antichità era chiamata Megisti (la più grande) con riferimento ai piccoli isolotti che la attorniano.
Il suo nome odierno deriva dal castello costruito dai Cavalieri di S. Giovanni che occuparono l'isola nel 1306 in vista del loro sbarco a Rodi.
La principale risorsa dell'isola è stata per secoli la sua ben riparata baia sulla rotta tra Rodi e Cipro.
L'isola fa parte della Grecia e costituisce il suo estremo punto ad oriente; a causa delle relazioni un tempo assai tese con la Turchia ospita una base militare. Fortunatamente a partire dagli anni '90 i due paesi hanno avviato un processo di riconciliazione ed oggi le sentinelle greche, che dal vecchio castello dovrebbero vigilare sui movimenti del nemico, si trastullano con i loro telefonini.
Si pensa che il nome dell'isola sia dovuto al colore delle rocce sulle quali il castello insiste: in alcune antiche mappe era chiamato Castel d'Orizzo o Castel Ruggio che alcuni interpretano come un riferimento al Gran Maestro Juan Fernando Heredia (1377-96) che rafforzò il castello. L'antica Megisti faceva parte della Licia, una regione nota per le tombe tagliate nella viva roccia, una delle quali si trova proprio sulla scogliera sotto al castello.
I Gran Maestri dell'Ordine usarono Castelrosso come sede di esilio e punizione e vi inviavano i cavalieri che avevano violato le regole dell'Ordine. Nel 1440 l'isola fu saccheggiata dai Mamelucchi d'Egitto che danneggiarono il castello; nel 1479 gli Ottomani la occuparono per poco come parte del loro tentativo di prendere Rodi. Così fecero di nuovo nel 1522 e questa volta in maniera permanente.
Nel 1570 gli Ottomani sbarcarono a Cipro che era allora un possedimento veneziano; conquistarono facilmente Nicosia e Kyrenia. La flotta veneziana di stanza a Creta si mosse dalle sue basi per portare soccorso a Famagosta assediata che ancora resisteva. In questa circostanza i Veneziani occuparono Castelrosso come base avanzata della loro flotta. Dopo la caduta di Famagosta nel 1571 l'isola tornò in mani ottomane. Nel 1658 i Veneziani effettuarono una scorreria che si concluse con il danneggiamento delle fortificazioni: ciò avvenne nell'ambito della Guerra di Candia. Nell'Ottocento Castelrosso si arricchì come scalo lungo la rotta tra l'Egeo e il Mar di Levante. Con l'eccezione del governatore ottomano, dei suoi servitori e di una puccola guarnigione gli abitanti dell'isola erano tutti Greci. Nel 1912 durante la Guerra Italo-Turca ci fu una ribellione che fu l'inizio di un periodo assai tormentato per Castelrosso; dopo una breve occupazione francese l'isola nel 1923 fu inclusa tra i possedimenti italiani dell'Egeo: i suoi bei giorni erano però finiti. Un censimento catastale italiano rilevò che la metà delle case erano disabitate; il porto naturale era ormai troppo piccolo per ospitare le navi moderne e inoltre queste non avevano più necessità di seguire una rotta vicina alla costa.
La Seconda Guerra Mondiale ebbe effetti disastrosi su Castelrosso: la baia veniva utilizzata dagli Italiani per attaccare con motosiluranti gli Inglesi ad Alessandria; nel 1941 fu occupata dagli Inglesi, ma per soli due giorni; nel 1943 tornarono ancora gli Inglesi che la dichiararono zona di combattimento e trasferirono tutti gli abitanti a Cipro; un incendio distrusse molte abitazioni e successivamente altri danni occorsero quando i Tedeschi riuscirono con lanci di paracadutisti a sloggiare gli Inglesi. Oggi Castelrosso è un luogo incantevole, visitato da un numero ancora limitato di turisti. Vi sono stati girati gli esterni del film Mediterraneo del regista Gabriele Salvatores. |