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La città di Kos (in Italiano Coo) è situata all'estremità orientale dell'isola dallo stesso nome;
fu fondata nel quarto secolo A.C. e presto divenne uno dei più ricchi centri della regione:
all'inizio fu governata dai satrapi (governatori persiani) di Alicarnasso; dopo che Alessandro il Grande sconfisse i Persiani Kos finì nella sfera di influenza dei Tolomei, la dinastia di faraoni di origine greca che governò l'Egitto prima dei Romani. Nel secondo secolo A.C. entrò a far parte della provincia romana chiamata Asia e conobbe un periodo di grande prosperità.
La fortezza di Kos ha la forma di un lungo rettangolo posto a protezione di un piccolo porto con acque poco profonde: la sua apparenza non è così spettacolare come quella di altre fortezze costruite dai Cavalieri.
L'unica fortificazione esterna che colpisce è il bastione circolare costruito dal Gran Maestro Fabrizio del Carretto (1513-21); la sua forma è assai simile al più imponente bastione costruito da questo Gran Maestro a Rodi. Nella costruzione della fortezza i Cavalieri fecero uso di materiali presi dalle rovine della città antica.
E' con una certa sorpresa che il visitatore scopre all'interno della fortezza l'esistenza di una seconda fortezza. Questa fu costruita tra il 1450 e il 1478: nel 1480 resistette ad un assedio degli Ottomani. I Cavalieri tuttavia ritennero che non fosse in grado di resistere ad un secondo attacco e la circondarono su tre lati da mura più larghe e così alte da nascondere la vecchia struttura.
L'utilizzo di materiale di spoglio nella costruzione della fortezza interna è molto evidente.
La fortezza interna ha un aspetto molto più vario ed interessante di quella esterna: vi si osservano molti stemmi dei Grandi Maestri.
Pierre d'Aubusson fu Gran Maestro per 27 anni (1476-1503) ed egli promosse sia il rafforzamento della vecchia fortezza che la costruzione della nuova. E' possibile distinguere le opere che fece dopo il 1489 perchè da quell'anno il suo stemma fu posto sotto le insegne cardinalizie conferitegli da Papa Innocenzo VIII. In alcuni casi dei bei bassorilievi antichi furono posti a decorazione degli stemmi. Nel giugno del 1522 il Sultano Solimano pose l'assedio a Rodi ed inviò le sue truppe anche a Kos e a Castel S. Pietro per impedire che da queste fortezze arrivassero rinforzi alla capitale del piccolo stato. Nel dicembre dello stesso anno i difensori di Rodi capitolarono e il Gran Maestro ordinò la resa anche delle altre fortezze che avvenne nel gennaio dell'anno seguente. Nel maggio del 1912 Kos fu occupata dalle truppe italiane e per alcuni anni una guarnigione si installò nella fortezza. A quel tempo le sentinelle non avevano telefonini con i quali ingannare il tempo ed un soldato passò lunghe ore ad incidere nella pietra una baionetta e l'anno (1900) della sua classe.
La città medievale era situata vicino alla fortezza ed era protetta da basse mura circondate da un fossato. Nel 1933 un forte terremoto danneggiò quanto era rimasto delle mura e distrusse molti edifici. Vennero così alla luce strutture murarie della città antica. |