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![]() Date principali: 1310 L'isola entra a far parte dei domini dei Cavalieri di S. Giovanni, i quali dopo aver abbandonato la Palestina si erano trasferiti a Rodi e vi avevano costituito un piccolo stato. 1457 e 1460 tentativi degli Ottomani di conquistare l'isola 1522 Il Sultano Solimano il Magnifico conquista Rodi e gli altri possedimenti dei Cavalieri 1912-43 Amministrazione Italiana
Pothia, l'abitato principale, è situato in una baia all'estremità meridionale dell'isola: è un centro piuttosto moderno perchè fino alla fine del Settecento la popolazione viveva in una cittadina protetta da mura che oggi viene chiamata Megalo Kastro (Gran Castello). Al centro della foto si vede un bell'edificio giallo dove erano gli uffici della Amministrazione Italiana.
Questa piccola fortificazione su una roccia a circa un miglio di distanza dalla costa proteggeva il porto naturale dove ora sorge Pothia.
All'interno della fortezza ci sono oggi delle piccole chiese mentre con le pietre delle mura sono stati costruiti due mulini a vento.
Megalo Kastro era l'antica Chora (città principale) di Kalymnos: una città circondata da mura piuttosto che un castello: era situato su di una colina isolata che si prestava bene ad essere fortificata.
Dopo la caduta di Costantinopoli del 1453, i Cavalieri di S. Giovanni, con l'aiuto di Papa Pio II rafforzarono le loro difese: dagli stemmi dei Grandi Maestri è possibile risalire al periodo nel quale i miglioramenti furono effettuati: lo stemma qui sopra apparteneva al Fabrizio Del Carretto, che fu Gran Maestro tra il 1513 ed il 1521, poco prima del fatale 1522 durante il quale il Sultano Solimano costrinse i Cavalieri a capitolare a Rodi ed ad abbandonare tutti i loro possedimenti nell'Egeo.
Maegalo Kastro è stato per due secoli una città fantasma e molti dei suoi edifici sono crollati. Negli ultimi anni è stato intrapreso un programma per restaurare le rimanenti memorie del passato.
I Cavalieri di S. Giovanni costruirono una fortificazione anche sulla costa occidentale dell'isola: il promontorio è ancora oggi chiamato Kastelli: a prima vista non sembra che vi sia traccia di fortificazioni; solo ad uno sguardo più accurato ci si accorge delle rovine di un lungo muro che arrivava al mare.
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