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Oggi Bodrum è una delle più popolari mete turistiche della Turchia: il suo porto è affollato da lussuose imbarcazioni, la città è
piena di ristoranti e caffè. Tra i negozi del lungomare si notano moltissime agenzie immobiliari che propongono di tutto: da ville hollywoodiane a monocamere in grandi condomini: una cosa hanno in comune queste offerte: tutte promettono la vista sulla fortezza dei Cavalieri.
Bodrum deriva il suo nome da quello della fortezza costruita dai Cavalieri; Castel S. Pietro, in Greco Petrunion da qui Bodrum. Essa è situata sulla antica residenza di Mausolo, il satrapo governatore di Alicarnasso, al quale la moglie (e sorella) Artemisia dedicò un monumento funerario che fu incluso tra le Sette Meraviglie del Mondo. Da qui il termine mausoleo per indicare una tomba imponente.
Nel 1402 la fortezza dei Cavalieri a Smirne fu conquistata da Tamerlano, a capo di una orda di Turco-Mongoli che dall'Asia Centrale avevano occupato gran parte dell'Anatolia spingendosi fino al Mar Egeo. Il Gran Maestro Naillac (1396-1421) fece un tentativo per riprendere Smirne, ma si dice che abbandonò l'impresa quando i difensori gli spararono contro le teste dei cavalieri che si erano arresi. Era tuttavia importante per i Cavalieri il possesso di una fortezza sul continente per controllare la rotta marittima tra Costantinopoli ed il Levante. Nel 1406 il Naillac decise pertanto di fortificare le rovine del palazzo di Mausolo ad Alicarnasso: esso era posto a non molta distanza dalla fortezza di Kos: al nuovo possesso dei Cavalieri fu dato il nome di Castel S. Pietro.
Il palazzo di Mausolo era conosciuto anche perchè disponeva di un porto segreto: l'accesso al quale è ancora identificabile mentre l'area è oggi insabbiata: esso consentiva a Mausolo e più tardi ai Cavalieri di nascondervi alcune navi e di aver la possibilità di ricevere rifornimenti direttamente dal mare.
L'accesso all'interno della fortezzza era protetto da ben sette porte costruite utilizzando pietre antiche; in molti punti delle mura si vedono pezzi di colonne, statue e rilievi, un tempo ritenuti provenire dal Mausoleo (che stava sulla collina sopra la città) e che oggi vengono invece attribuiti ad altri edifici di epoca posteriore. Il percorso attraverso le porte era pieno di giravolte e gli assalitori erano esposti alle frecce, alle pietre e all'olio bollente che i difensori gettavano loro dall'alto delle mura interne.
I Cavalieri non dimenticarono di essere un ordine religioso e con l'apposizione sulle mura di immagini sacre chiesero la protezione celeste; anche molte iscrizioni avevano lo stesso scopo; quella mostrata nella foto è particolarmente ispirata:
Ogni Lingua aveva la propria torre, la più alta essendo quella francese; la varietà delle loro strutture rende più bella la vista della fortezza ed uno comprende perchè gli agenti immobiliari pubblicizzino così tanto il fatto che dalle case in vendita si veda la fortezza. Dalla fortezza tuttavia la vista su Bodrum moderna è deprimente.
Vi sono almeno 200 stemmi nella fortezza; in aggiunta a quelli dei Grandi Maestri ve ne sono che fanno riferimento ai paesi d'origine dei cavalieri e sono di solito inseriti nell'ambito di una più ampia decorazione. Il 5 gennaio del 1523 i difensori della fortezza si arresero agli Ottomani che la cingevano d'assedio; ciò avvenne in conformità ai termini della capitolazione di Rodi.
La fortezza che è di per sè un museo all'aria aperta ospita anche una raccolta dei ritrovamenti fatti a bordo di navi antiche affondate lungo le coste della Turchia. |