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Vonizza (Vonitsa)
Date principali:
1204 Dopo la caduta di Costantinopoli Vonizza entra a far parte del Bizantino Despotato dell'Epiro
1472 Vonizza diviene un possesso degli Ottomani
1684 I Veneziani conquistano Vonizza
1715-16 Seconda occupazione degli Ottomani
1798 Dopo la caduta della Repubblica di Venezia, la fortezza finisce nelle mani di Ali Pasha di Tepeleni
Vonizza è situata sulla costa meridionale del Golfo di Arta (o Ambracico), a circa dieci miglia ad est di Preveza. Per la sua posizione a protezione di un piccolo porto naturale la collina di Vonizza venne fortificata in epoca bizantina e successivamente dagli Ottomani e dai Veneziani.
Vonizza vista da est
Oggi Vonizza è una località di vacanze in particolare per coloro che sono interessati ad apprendere la tecnica della navigazione a vela perchè le acque del golfo sono solitamente calme. E' però vero che così non si diventa esperti velisti.
Lato orientale della fortezza
La collina sulla quale fu costruita la fortezza ha uno strapiombo sul suo lato occidentale, ma su quello orientale il pendio verso il mare è piuttosto dolce. Per questo motivo fu protetto con ben tre cortine di mura.
(a sinistra) Primo ingresso della fortezza; (a destra) seconda cinta muraria
L'ingresso alla fortezza è nascosto da una torre secondo una tecnica sviluppata nel Medioevo che rendeva difficile agli assalitori l'utilizzo di arieti ed altre macchine da assedio. La seconda cinta muraria è rafforzata da torri rotonde e sorge su un terreno più elevato e a poca distanza dalla prima cinta. In tal modo il nemico che fosse riuscito a penetrare all'interno della fortezza si veniva a trovare in una difficile posizione per proseguire l'attacco. Va detto però che in molti casi i difensori, spesso truppe mercenarie, preferivano negoziare la resa.
Il mastio
L'ultima linea di difesa era costituita da un mastio a presidio della residenza del comandante. Dalle caratteristiche del bastione ed in particolare dalla presenza di una cordonatura è possibile desumere che esso sia stato costruito dai Veneziani.
(a sinistra) La residenza del comandante; (a destra) veduta verso la parte orientale del golfo
E' improbabile che un Veneziano abituato alla brillante vita sociale della sua città fosse molto interessato a divenire comandante di Vonizza; la cittadina era il possedimento più avanzato della Repubblica nell'entroterra greco, ma proprio per la sua posizione all'interno del golfo le navi non vi facevano scalo e la vita alla fortezza doveva essere ben monotona.
Veduta della parte occidentale del Golfo di Arta
Come molto spesso accade il panorama dall'alto di una fortezza ricompensa per la fatica fatta ad arrivarvi. L'impressione è di essere sul bordo di un lago, piuttosto che del mare.
(a sinistra) Chiesa ai piedi della fortezza; (a destra) bassorilievi sui portali
Nella fortezza che è stata utilizzata dall'esercito greco fino a pochi anni fa, non vi sono tracce di Leoni di S. Marco od altri riferimenti all'epoca veneziana. La chiesa ai piedi della fortezza è stata ricostruita in epoca moderna, ma i bassorilievi sui portali originali ed alcuni dipinti all'interno sono stati conservati e costituiscono un evidente ricordo di quell'epoca.
Dipinto di scuola veneziana nel soffitto della chiesa
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